mercoledì 6 aprile 2011

06 aprile 2009, h 3.32

Mi alzai per andare a bere un sorso d'acqua. Cosa che accade raramente perchè detesto abbandonare le coperte, durante la notte. Il mio compagno era ancora sveglio.
«Come mai ti sei alzata, tu?»
«Ho sete. Sto andando in cucina a prendere un sorso d'acqua.»
Arrivando dalla camera da letto, passando per lo studio alla cucina, avrei certamente visto qualcosa di anomalo.
E lui lo sapeva.
«Aspetta, siediti qui. Vado io...»
«Lascia fare. Devo pure fare pipì.»
Mi avviai e arrivata già in salotto vidi il lampadario che si muoveva come se qualcuno lo stesse spingendo con violenza. Il mio compagno era già alle mie spalle. Forse pronto a raccogliermi nel caso in cui avessi capito immediatamente e mi fossi spaventata troppo. Ma ero ancora troppo assonnata e naturalmente troppo rincoglionita.
«Amore...Perchè il lampadario si muove?!?»
«Non vorrei allarmarti, ma c'è stata una violenta scossa di terremoto» disse lui con voce eccessivamente calma e irritante.
Mi svegliai d'un botto.
«Epicentro?»
«L'Aquila, Abruzzo. Terè non ti sedere davanti al computer, torna a dormire.»
Il tempo di accenderlo. Poco dopo consultai l'Ansa e vidi le immagini che nel corso del tempo abbiamo visto tutti.

Non avevo più sete.
Non dovevo più fare pipì.
E non mi sono messa a ridere.

4 commenti:

  1. No...perchè se per una cosa del genere la tua reazione è quella di ridere o non sei sano di mente o sei peggio di una bestiae valuti il tuo tornaconto invece della perdita in vite umane....senza offesa per il mondo animale!

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  2. Che poi 'sta gente non sa neanche morire. Tenta il suicidio e nemmeno ci riesce. Ma sei un coglione, o no?

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  3. Sì sono dei coglionazzi! E se ci liberassero della loro imbarazzante presenza ci farebbero una cortesia!

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  4. Beh, no dai. Perchè essere così intolleranti? In fondo è un essere umano anche lui. Molto meglio lasciarlo in vita e fare in modo che tutta la vergogna del mondo gli cada addosso. A queste condizioni sarà lui a sperare di morire.

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