luglio 06, 2011 -
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Tutto passa. E anche questa passerà.
Da un lato ora posso dire che le abbiamo tentate tutte. E che quindi c'abbiamo provato.
Dall'altro rimpiango il tempo perso dietro a creme, dolore, gonfiori, garze e quella fibrina di merda.Non c'è verso: l'intervento è necessario.
Quando il medico ieri ha visto la ferita per prima cosa ha detto: «Ma chi aspettate?»
Poi ha aggiunto: «Non vi ho detto nulla quando avete deciso di non operare e di tentare la strada della terapia, perchè altrimenti poteva sembrare che volevo costringervi, intervenire per forza chirurgicamente per chissà quali interessi. Io guadagnerei di più se voi foste obbligati ad andare e venire dal mio studio... Tanto poi bisognerebbe operare comunque.»
Ora c'è la fretta. Quel che occorre arriverà in fretta da Siena. Quel che serve verrà acquistato in fretta in questi giorni. Le emozioni, i dubbi, le speranze che sono da metabolizzare, verranno mischiate in fretta alla razionalità. Giovedì saremo nuovamente dal medico, domenica ci sarà il ricovero.
L'intervento avrà luogo lunedì e martedì cicciobombolone verrà già dimesso.
Poi ci sarà il decorso post operatorio durante il quale si dovrà appurare se il livello di attecchimento dell'innesto cutaneo è o meno soddisfacente. Premettendo però che c'è un 80% di successo in pazienti anziani, in uno che ha superato da poco i 40, la percentuale dovrebbe aumentare... Per intanto le medicazioni dovranno continuare fino a domenica, ma con la speranza di essere vicini alla via d'uscita.
Ieri sera prendiamo i cerotti che utilizzavamo per coprire la medicazione un mese fa e quelli che stiamo adoperando adesso. Questo perchè il compagno non ha mai ammesso, contrariamente a quando sostenevo basandomi su un'analisi visiva, che la piaga stava sì diventando meno profonda, ma man mano stava allargandosi. Lui poggia il cerotto di un mese fa sulla piaga e vede che non riesce a coprirla. Poi prende il cerotto che tutt'ora porta, più grande, e vede che la copre tutta. Come avrebbe fatto un bambino. Io non parlo.
Perchè non sono una di quelle che gode nel dire: «Te l'avevo detto...»
Lui in silenzio mi guarda e poi dice: «Io non lo volevo accettare. Perciò ti dicevo che ti sbagliavi...»
Mi sale il sangue alla testa e lo rincorro per casa con la pistola ad acqua.
Ieri dal medico ciccio gli chiede se il betadine, noto disinfettante, potrebbe essere utile alla guarigione. Il medico sbotta: «Non sia mai! Quello uccide le cellule staminali che servono alla cicatrizzazione! Mai, mai, mai!»
Io e il compagno ci guardiamo il faccia e ci ricordiamo entrambi di quando l'altro medico glielo spruzzava sopra, fino a riempire completamente la piaga...
Bello, eh?!
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