La cardarella è poliglotta. Translate!

28 lug 2011

luglio 28, 2011 - No comments

Io e la sedia

 Sai quando ti siedi? Ma non un quando ti siedi normale. Quando ti lasci cadere sulla sedia e senti i muscoli che si rilassano, li senti quasi cadere. Senti le gambe addormentarsi, il respiro comincia ad essere lungo, i sospiri si fanno soddisfacenti. Ecco, così. E' così che mi sento io, adesso, che sto al Pc da più o meno venti minuti. E poco fa è stata la prima volta che mi sono seduta veramente, da stamattina. Per il resto, anche se non ero in piedi, è stata tutta attesa. Quindi non era riposo.

Era cacamento di cazzo. Sono stata in attesa di sapere come sta la zampogna, in attesa di fare la medicazione quotidiana, in attesa dal medico, in attesa di sapere se era necessario un altro innesto (cosa che verrà fatta domattina senza ricovero) causa rigetto nella parte superiore della ferita che, intanto, sta imparando l'inglese da un professore di madrelingua. Si! Ha detto che appena avrà finito di rompere le palle si trasferirà a Londra e aprirà un Pub. Se non ci riuscirà lì lo farà a Mondragone. Alle ultime due visite di controllo Ellesse ha trovato la situazione migliorata, visto che l'infiammazione ha già fatto in buona parte i bagagli e si è trasferita a Scauri, in cerca di cocco da vendere sulla spiaggia. Ne resta poca, quella che si continuerà a mazzolare con l'antinfiammatorio a giorni alterni. L'antibiotico è stato fatto imbarcare per la Croazia, che anche lui merita il riposo dei giusti. Le fasce con le quali proteggere la gamba di cicciobombolone sono diventate due, che una si sentiva sola e aveva cominciato a dare segni di depressione e ad esprimere due o tre pensieri neri di suicidio. Una fascia gli massaggia la gamba quando sua maestitade cammina. L'altra lo fa anche quando è fermo. Due personal trainer, in poche parole. Che agiranno assieme alla crema idratante e gli permetteranno di avere la pelle liscia e morbida, anche per il gusto del medico che le ultime due volte guardava la zampa con aria compiaciuta, sorrideva e la accarezzava sospirando.
Ha smesso quando ha visto che lo guardavo preoccupata.  
Il resto dell'innesto sta bene, pare. Ma le medicazioni continueranno ad opera solo della sottoscritta (lunedì prossimo ci sarà l'ultima visita dopodichè il Ellesse sarà disponibile solo al cellulare o via email) che è la sola, tra medico, assistente, infermiera eccetera, a saper fare una fasciatura come si è dovere visto che quella che faccio io nun se move più, mentre quelle che fanno 'sti luminari cadono giù dopo dieci passi. A tal proposito mi dichiaro diponibile come fasciatrice, in caso di bisogno. Ovviamente dietro compenso economico. In caso di distanza, mi dovete pagare pure la trasferta e offrire vitto e alloggio.
Tutto sommato, non ci possiamo lamentare, no?
Resto io. Che aspetto una cartolina dall'antibiotico ed ho già detto alla ferita che, quando sarà andata via, dovrà darmi sue notizie. Mica sempre! Ogni tanto (tanto!) tempo. Giusto per stare a pensiero tranquillo...Ormai è diventata una di famiglia.
E intanto sto seduta. Ed è la prima volta che mi siedo veramente. In quasi ventiquattro ore.

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