La cardarella è poliglotta. Translate!

8 mar 2011

marzo 08, 2011 - No comments

Dottò è 'n mazzo da dodici. Che faccio lascio?

 La festa celebrata l'8 Marzo è la più grande cagata che possa esistere.

Ed è una giornata durante la quale le donne dovrebbero appendere un bel drappo nero alla finestra, altrochè!
No, no. Non sto parlando di quel che successe in quella fabbrica, dove molte donne (ma siamo sicuri sia realmente successo?!) persero la vita. Questo 
è stato lo spunto per il consumismo, un piccolo passo in più per il signoraggio. E adesso non venite a dirmi che rispettate l'8 Marzo perchè rispettate la donna. Parliamoci chiaro: non sono solo quelle con la ciucia tra le gambe che meritano rispetto. Credo lo meriti ogni essere vivente. Quindi evitiamo di prenderci reciprocamente per il culo.
Tornando alla questione femminile, mi riferisco alla condizione della donna oggi. Nel migliore dei casi, se vogliamo parlare in termini spiccioli, si procaccia il cibo, bada ai pargoli, non consente alla casa di crollare addosso a lei e consorte
, all'occorrenza diventa una diplomatica che a quelli dell'ONU gli fa una pippa. Di contro si trasforma in una camiunara pronta a difendere prole e proprietà. Tutto tra gonfiori, vaginiti, mestruazioni, dolori, concepimenti, parto, sangue buttato, eccetera. E questa è la condizione della donna in una delle normalissime vite quotidiane. Anche la vostra fruttivendola, fa' sta vita. Ma tante altre? Parlo di quelle che ancora vengono infibulate, torturate, psicologicamente devastate. E non è necessario andare troppo lontano per trovarne una, fidatevi. Magari la vostra diripettaia ha un occhio nero perchè ha sbattuto contro la porta e voi neanche lo sapete. Perchè non ve ne curate. Adesso non venite a dirmi che è proprio per questo che la festa della donna ha un senso.  Cazzate! Sono solo cazzate per lavare la coscienza in un giorno. E che usate, Mastrolindo? 'Azzo, sporca poco eh? E' sufficiente un giorno solo? Pensate ai soprusi che le femmine hanno dovuto subire nel corso dei secoli. Ringraziamo sempre quella latrina di San Pietro, mi raccomando! E' vero che le donne hanno alzato la testa, hanno marciato e si sono fatte sentire. Ma è realmente bastato?
Credete davvero ci sia da festeggiare? O piuttosto sarebbe meglio rimboccarsi le maniche e cercare concretamente di fare qualcosa? Non sarebbe meglio cominciare ad indignarsi se veniamo a sapere che una nostra collega è stata licenziata perchè incinta, per esempio? O magari spaccare la faccia al capo ufficio perchè ha messo una mano sul culo alla segretaria? Sì, ma così metto a rischio anche il mio posto di lavoro... Certo, ma non potrete mai pensare di rispettare una donna se non cominciate a pensare che, fino a prova contraria, è da una fessura che siete usciti!

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