sabato 26 febbraio 2011

La libertà è partecipazione!

Quando sono entrata nella Repubblica di San Marino, circa due settimane fa, ho visto un grosso arco al confine sotto il quale bisognava passare per non essere più in territorio italiano.
Era anche bello, se devo essere sincera.
Bianco, con una scritta che creava anche una certa suggestione:

"Benvenuti nell'antica terra della libertà"

La cosa mi galvanizzò e mi portò a pensare che non era stata scelta poi una meta così poco entusiasmante per il viaggio. Da una scritta, una fotografia è possibile immaginare tante cose.
Il bello però è scontrarsi con la realtà. Dopo due giorni di permanenza quell'arco in finto avorio mi tornava di continuo in mente e cominciai a pensare:

"Libertà un cazzo...! E' Napoli la vera terra della Libertà!"

Mi spiego meglio.

A Napoli puoi tranquillamente mortiare* qualcuno senza avere paura di ricevere una notifica giudiziaria tre giorni dopo o veder arrivare i gendarmi nell'arco di 15 secondi. Al massimo ci dai di mazzate. Tutto in totale omertà pubblica (a Napoli vige la legge: mi faccio i cazzi miei) e te la vedi esclusivamente con l'interlocutore che, nel 90% dei casi, ha cominciato già prima che tu aprissi bocca ad alluccarti contro i suoi dubbi circa i più o meno facili costumi della tua genitrice.

A Napoli puoi fare il lancio della munnezza dal balcone senza essere visto da nessuno. Perchè se pure qualcuno ti vede non dice niente. E' una cosa normale imbrattare la strada in cui si abita e magari scendere poi in piazza gridando: "Uè uè, ma sta munnezz just ccà adda stà?!"*

A Napoli puoi bruciare il semaforo rosso, guidare il motorino senza casco e non allacciare le cinture di sicurezza in macchina. Che tanto, se pure un vigile urbano ti ferma, tu sei perfettamente in regola e provi a dirgli: "Guardi che mentre ammira la mia fotografia sulla patente saranno passati almeno due motorini con otto persone a bordo, tutti senza casco..." quello ti risponde:
"Si, lo so. Ma io mica posso fermare tutti..."

A Napoli se hai voglia di fare bordello basta uscire per strada di sabato pomeriggio e andare nelle zone clou della città, che un corteo di disoccupati marcianti al grido: "Vulimm' o lavor!"* lo trovi sempre.  Puoi accodarti a loro e per andarci d'accordo sarà sufficiente criticare la gestione comunale, regionale, lo Stato, la Nazione, il mondo, Marte, il sistema solare.
Ti accoglieranno a braccia aperte e per un quarto d'ora diventaranno la tua famiglia!

A Napoli, in determinati periodi dell'anno, se vuoi alzarti presto la mattina non è necessario programmare la sveglia. Ci pensano i fujenti a svegliarti. Anche con prepotenza.
Con musiche, grida questuanti e casino generale.

A Napoli puoi schiattare le ruote a chi ha parcheggiato la macchina al tuo posto.
Si, perchè - specie nelle zone del centro storico, dove io abito - ognuno ha il suo posto macchina. Ottenuto con pazienza, nel corso del tempo. Parcheggiando l'auto sempre lì, per anni.
In strada e in divieto di sosta. Tanto il Comune ha a dispisizione un solo carro attrezzi, puntualmente impegnato in altre operazioni. Quindi vige l'autogestione!
Tu avrai pure girato ore e ore attorno al palazzo per trovare un buco in cui infilare la macchina, ma l'orgoglio vince sopra ogni cosa.

A Napoli, nel periodo di carnevale, puoi provare l'ebbrezza della maschera all'uovo per i capelli. Gratuita. Ragazzini più o meno somiglianti a scimmie usano da anni uscire di casa con confezioni di uova, per schiattarle una ad una in testa ai passanti. E' un modo per combattere la crisi! I prodotti di bellezza costano e poi l'albume d'uovo è fantastico per la pelle!

A Napoli puoi comprare la patente, il rolex falso in gioielleria (col gioielliere che è tornato un'ora prima dal borgo orefici e ti mostra, orgoglioso dei 3.200 Euro che gli hai posato sul bancone, la garanzia creata ad arte, il seriale che non ha nulla da invidiare all'originale e la scatola confezionata amorevolmente apposta per te!) o una Louis Vuitton per circa 60 Euro, mentre il senagalese scappa al passaggio della macchina della Finanza e tu gli corri appresso perchè devi avere il resto.

Hai voglia di medioriente? A Napoli ti basta scendere a piazza Garibaldi! Non sono necessari viaggi, voli d'aereo o prenotazioni economicamente dissanguanti. No. Se vuoi la casbah ti basterà passeggiare attorno alla stazione centrale, con buona pace della prima impressione di chi a Napoli viene veramente a fare il turista.

Vuoi provare l'emozione di pagare un mattone 400 Euro? Nella suddetta zona ti basterà camminare con l'aria dello spaesato, magari con una macchina fotografica al collo (arma a doppio taglio. Pena: lo scippo con relativo strascino per 200 mt) e aspettare trenta secondi: sarai assediato di personaggi con l'aria rassicurante che ti faranno vedere un Pc - attorno al quale campano, in media, sette o otto famiglie - facendoti credere che lo stai comprando.
Per poi donarti alla modica cifra succitata una mattonella capace di ricordarti quanto può essere labile lo scibile umano. E sono cose...

Insomma, a Napoli puoi!
La Repubblica di San Marino può soltanto sognare tutto questo.
Lì hanno paura del buio, ci sono telecamere ogni 30 metri e un'efficienza che non lascia spazio alla vita vera.

Libertà un cazzo! E' Napoli la vera terra della libertà!



La libertà è partecipazione



















Legenda per i polentoni:

*mortiare: bestemmiare i defunti di un interlocutore che (non temere!) bestemmierà i tuoi.
* "uè uè, ma sta munnezz just ccà adda stà?"
Traduzione: scusate, ma questa spazzatura ha trovato giusto qui la sua allocazione?
* "Vulimm o lavor!"
Traduzione: "Vogliamo il posto fisso, coi contributi e in più vogliamo continuare a lavorare al nero come abbiamo fatto fino ad oggi. Che tanto, col posto, basterà far marcare il cartellino alle 9 di mattina all'amico compiacente. Che poi il regalo ci esce sempre."

13 commenti:

  1. I benefici della maschera all'uovo (neanche poi tanto marcio) li ho provati anch'io, a Carnevale di due o tre anni fa, circondata da adorabili bimbi teppisti all'entrata della Metro. Io li mortiai...e loro ci rimasero anche male! In effetti, dovevo manifestare più gratitudine per il bombardamento di uova, sarà un caso che da allora ho meno brufoli? ;)

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  2. A Napoli capita anche che mentre stai attraversando la solita strada sotto casa cerchi il semaforo per vedere se è verde e non trovi il semaforo, non c'è più perchè è steso a terra lungo lungo. Durante la notte s'era abbattuto, eroso alla base dalla ruggine che infetta ormai tutti i lampioni stradali. E adesso anche i semafori.

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  3. Libertà è decidere la mattina quando ti alzi che cazzo vuoi fare senza condizionamenti. Sbattendotene le balle di tutto e tutti. Napoli o no.

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  4. Io non potrei mai fare a meno di tutto questo. No, veramente.

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  5. Molto ironica. Complimenti per la descrizione molto dettagliata della tua Napoli.

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  6. San Marino ha un grosso difetto: è un po' finta.

    C'è una cosa che non ho ancora capito: io sarei un polentone?

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  7. PietroFratta: dipende. Di dove sei, tu?

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  8. Marche.
    La polenta ci piace, ma la nostra specialità è la Crescia di Pasqua e il pasticcio. Giuro!

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  9. PietroFratta: no, allora no. Non sei polentone. Poichè dicesi tale chi è nato e vive dalla Romagna in sù.

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  10. A parte i luoghi comuni che non amo (ma i tuoi sono molto divertenti) aggiungo per le migliaia di persone interessate all'argomento che S. Marino è anche una delle più grandi centrali di riciclaggio di denaro sporco e di occultamento di capitali inseguiti dal fisco. Quella è la libertà che S. Marino garantisce...
    Adesso vado, giuro...

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  11. Io ci sono andata solo per riciclare la nervatura, lo giuro!

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  12. Grazie per la traduzione per i polentoni ....................................ciao kasara

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