La cardarella è poliglotta. Translate!

29 mag 2013

maggio 29, 2013 - No comments

Amor...fologica.

 "Ha partenizzato! E' lunghissimo questo bambino!" 


E' la frase detta dal medico che più mi resterà impressa. Oltre ai "perfetto" detti in corso d'opera. 

E alle lacrime di gioia che versavo mentre ero stesa su quel lettino. 

Ora ci gongoliamo, il mio compagno ed io. E ridiamo ricordando che Alessandro mi ha fatto camminare almeno un paio d'ore, sperando si girasse (a 'na certa ci ha dato le spalle decidendo che l'avevamo spiato abbastanza), quando è stata la volta di esaminare il cuoricino. 


Peso: 490 gr

Lunghezza: 22 cm

Settimane: 21 + 1


Il mio pescione, dice il dottore, è più lungo di almeno una settimana. 

E io non riesco a star ferma. E' la felicità. 


26 mag 2013

maggio 26, 2013 - No comments

Indi per cui allora.

 Voi dovete chiavare.

Detta così sembra una cosa brutta, una volgarità fine a se stessa. Se riusciste a scandagliare oltre le apparenze, vi rendereste conto che si tratta dell'augurio più bello che una persona possa farvi. Anche se è interessato, in questo caso. Da quando sono incinta il mondo non solo è popolato di pance (e fai caso anche a quella del cinquantenne che la sfoggia con orgolio al di sopra della cintura dei pataloni, credetemi) ma anche di consigli non richiesti. Che non arrivano dalle multi o primipare - parole che odio e mi ricordano tanto gli incentivi statali sulle automobili, non so perchè. -. Ma da chi manco fotte a rotta di collo. O, ancor peggio, da chi non ha neanche le ovaie.
Per esorcizzare (leggasi perchè mi devo sfogare), vediamo insieme qualche esempio. Uomo: "Non puoi mangiare il pesce." Generalizzando tutti sanno che fa bene. E che ben cotto, è addirittura un tocca sana per la donna in gravidanza. Donna: "Non credere alle voglie. Non esistono!" Cara. Mia cara ragazzina sotuttoio, ti schiatterei la testa. Svegliatici tu di mattina, con le scimmie urlatrici in testa, che ti chiedono quante fragole vuoi mangiare o che ti danno la buonanotte di sera e poi ti fanno immaginare un bel gelato al pistacchio, che prima invece detestavi a morte. Donna: "Bevi la birra che fa scendere il latte!" Certo, lo farò. Così mio figlio nascerà già 'mbriaco e si metterà a cantare le canzoni di Jimi Hendrix. Uomo: "Ma la pancia è piccola." Non tutte le panze sono come la tua, ripiene di vino e percoche. Donna: "Ma la pancia è grande." Una volta sfornato il nano la mia non ci sarà più. La tua invece è una gran riserva di ottima annata, vedo. Donna: "Ma mica mangi il peperoncino?" Mi dite dove sta scritto che non si può? Uomo: "Non puoi mangiare carne." Genralizzando come sopra, basta sia ben cotta. E po' scusate, non considerando me, ma uno che cazz' s' magn?! Donna: "Si sono sbagliati, è sicuramente femmina." Affermazione basata sulla forma dell'addome. Mica sull'accuratezza delle ecografie, eh. Uomo: "Dormi ora perchè poi non potrai farlo più." Capisco. Perchè il tuo erede ti ha tenuto o ti tiene sveglio ogni notte, non vuol dire che debba capitare anche a me per solidarietà. Donna: "Mangia tanti dolci."
Da quando t'indendi di nutrizione in gravidanza? Ah, già. Tu manco sei mai stata incinta!
Donna: "Piano con i kg!"
Dillo quando ti guardi allo specchio.  
Donna: "No, non puoi mica fare sesso."
Io invece trombo come una cessa, nonostante la panza quasi ingombrante. Tu puoi farlo (anche se la panza non ce l'hai)?  
Uomo: "Ma vedi che a 19 settimane non era certo un calcio del pupo."
No, infatti si è poi scoperto che era mammt!
Uomo: "Essere gravida mica vuol dire essere malata. Puoi correre pure la maratona di Boston!" 
Ma certo! Così ci viene un bel distacco e abbiamo fatto la frittata.
Donna: "L'acidità di stomaco è dovuta ai capelli del piccolo!" 
E allora mio figlio è uno dei cugini di campagna già dalle tre settimane.
Donna: "Devi comprargli il lettino e non la culla!"
Non preoccuparti: qualunque cosa non verrà acquistata con i tuoi soldi. Datti pace.
Uomo: "Dovrai mandarlo a scuola qui e non lì." 
Se parli ancora un po', quando sarà in età scolare, te lo mando a casa dalle 5 del mattino.
Uomo: "Però stai bene. Sei sicura di essere incinta?" 
Ma mica sono malata...
Donna: "No, le uova fanno male!" 
Non se te ne schiatto una in testa.
Uomo: "No, macchè! Al mare? Sognatelo! Dovrai restartene in casa tutta l'estate!" 
E invece io già mi vedo col trikini che copre la panza, a fare la balena nell'acqua. Tiè!
Uomini e donne: "Cani e gatti in casa? Via subito! Devi legarli al guard rail in autostrada, ora sei incinta!"
Se ne sento un'altra del genere ti metto al posto della ruota di scorta.  
Ad essere sincera, avete rotto il cazzo. Tornando alla premessa, se vi faceste una chiantella, non pensereste certo alla mia panza. Ma alla vostra, molto probabilmente. Altrimenti, se proprio volete esporre un parere, leggete. Studiate. Informatevi. Non lasciatevi cullare dai luoghi comuni. Non invidio le mogli dei succitati, nè gli apparati riproduttivi delle suddette, quando concepirete un pargolo. Inutile dire che non ho seguito mai un consiglio datomi, che non sia stata una prescrizione medica stilata in base al mio stato fisico. Quindi con me ci sbattete il muso. Che sarebbe certo più gradito in altrui fessure anatomiche. 
In altre parole, visto che l'ignoranza incombe, fatevi i cazzi vostri. 
Grazie.

maggio 26, 2013 - No comments

Le fiabe rivisitate: Cenerentola.

 Caro fagottino piripillico, visto che sono una mamma previdente mi sto già chiedendo come intrattenerti e, mi rispondo, quale modo migliore che il raccontarti favole e fiabe?

Solo che poi, ribatto da sola, che favole narrare? 
Perchè, diciamocelo, non è che quelle vecchie siano fulgidi esempi di genialità.
Quindi ho pensato di riadattarle, per far sì che non ti venga in mente che le donne migliori sono quelle che si baciano e si portano via a cavallo senza dire una parola.
 

Dicevamo...

C'era una volta (nemmeno troppo tempo fa), in un paese né vicino né lontano, una giovane che aveva perso  la mamma. Il papà si era risposato con una perfida matrigna, che aveva già due figlie di suo, ma poi si era sentito poco bene ed era morto anche lui.
E già quì potresti obiettare sul perché ti racconto di queste stragi famigliari, ma taci e ascolta..
La giovane era bella, bella, bellissima e dolce, dolce, dolcissima: mentre la perfida matrigna l'angariava con i lavori di casa, lei non diceva una parola ed eseguiva tutto, dormiva in cucina nel camino e tutti la conoscevano come Cenerella.
Il fato volle che, in quel periodo, il principe decidesse di prendere moglie e, piccolo mio, come tutti i principi che si rispettino per sceglierla organizzò un grande ballo dove invitò tutte le donne del reame.
Insomma, una specie di quick date da tre minuti l'una con eliminazione diretta.
Ecco, è chiaro che matrigna e sorellastre si vestirono di tutto punto e lasciarono a casa la sorella bistrattata, ma.. ma!
Spunta una fata.
Sì, amore una fata. No, non lo so perché, probabilmente era lì in villeggiatura e non ha resistito.
La fata veste Cenerella di tutto punto e la manda al ballo, però non contenta le dà un'ora di rientro: o torna a mezzanotte o tutto quello che ha addosso sparirà e lei tornerà ad essere vestita di stracci.
Sì, lo so amore. Che fata stronza!
Cenerella va al ballo mascherata e, che sorpresa, balla col principe tutta sera con grande invidia di tutte le altre ragazze.
A mezzanotte però scappa e perde una scarpetta.
....
....

Ecco, amore, ora io dovrei dirti che il principe, con la scarpetta in mano, gira per tutto il reame fino a ritrovare Cenerella. Che la sposa, facendo morire di bile matrigna e sorellastre, rendendo la fortunata ragazza regina di ogni cosa.
Ma..
Tu ti chiederesti perché un principe, che si spera non assomigli ad un tronista di Maria De Filippi, dovrebbe innamorarsi e sposare una ragazza che sarà anche bella, bella, bellissima e dolce, dolce, dolcissima, ma dimostra la personalità di una scatola di lucido da scarpe.
E che meriti ha dimostrato la suddetta ragazza, oltre al fatto di non scopare la polvere sotto i tappeti di casa?
Cosa si diranno questi due? Come passeranno tutta la vita felici e contenti?
Ecco, appunto.
Quindi...

...
...
Il principe percorre, sì, tutto il reame con la scarpetta.
Entra anche nella casa di Cenerentola, ma non avendola mai vista in volto non la riconosce e - anche se la scarpa le entra perfettamente - non prova nulla per quella ragazza muta con lo spolverino in mano.
Invece, scopre che una delle sorellastre (pur non essendo proprio bella, bella e pur avendo un carattere non proprio dolce, dolce) condivide tutti i suoi hobby e i suoi desideri ed è esattamente la donna dei suoi sogni.
Quindi il principe e la sorellastra si sposano.


Cenerentola, amore?
Cenerella, vista la scena ha mandato a cagare la matrigna! Ora vive in un monolocale con un gatto e, pur non avendo ancora trovato l'uomo giusto, è molto ma molto più felice!

16 mag 2013

maggio 16, 2013 - No comments

Aspettando Alessandro

 Estemporanea affermazione buttata lì dalla sottoscritta stasera, attorno alle 20.30, passando per caso davanti a una rosticceria (ora sono le 23.48 nel bel mezzo della 21ma settimana): "Se tornando a casa passiamo da qui, compro le patatine fritte e me le faccio fare con ketchup e maionese." 


Poi succede che decidi di andare a trovare il tuo vecchio maestro di full contact. Quello che ti ha vista sudare e piangere. Quello che si è sfogato con te un numero infinitesimale di volte mentre ti allenavi da sola, a luglio, quando tutti erano al mare. Lui ti vede, ti guarda la pancia ormai evidente, ti abbraccia forte e senza neanche chiederti come stai ti dice che sei bellissima. E ti ci fa sentire, nonostante le movenze da semi papera e l'addome da quasi sesto mese.

Quindi capita che davanti la suddetta rosticceria, al ritorno, non passi perchè sei quasi costretta ad accettare un passaggio in macchina. E allora aneli e sbavi al pensiero di quella montagna di patatine che saresti stata capace di ingurgitare senza rimpianti, dopo che per mesi hai quasi sempre desiderato soltanto frutta (che t'ha pure detto il culo di trovare) e verdura bollita. Ma pazienza, te ne torni a casa.

Il tuo compagno allora decide che la moto deve sgranchire il cilindro. Che Bruno è fermo da troppo tempo. 
"Vado a fargli fare un giro di dieci minuti e torno. Tu senti il cuoricino del piripillo mentre mi aspetti."
E poi ti chiama, chiedendoti se con le patatine vuoi pure la coca cola zero, chè quella normale non la bevi.
"Basta che non mi fai un figlio con la faccia da patata...", ti dice quando torna mentre ti molla tra le mani tre porzioni di patatine e un numero indefinito di bustine di schifezza biancastra e rossa. Gli occhi ti brillano, ti siedi e magni. E poi ti godi la quiete dopo la tempesta. Senti i muscoli rilassarsi, la gioia scorrerti tra le papille gustative e subito dopo nella colonna vertebrale. 

E' la sensazione che da la felicità. Che non è dovuta alle patatine, per quanto io le abbia desiderate. Ma alla consapevolezza di avere accanto chi di me si prende cura, senza dirmi niente.  Che lo fa e basta, in silenzio, quasi guardando da un'altra parte. Voi che non avete mai vissuto gravidanze e che mi dite che le voglie non esistono o che ve ne uscite con dei minacciosi quanto inutili: "Uè! Piano con i chili!", quando e se avrete questa stessa fortuna, mi direte. Intanto levateve. Che la felicità ha bisogno di spazio. E non ama l'ignoranza.

6 mag 2013

maggio 06, 2013 - No comments

Se rinasco faccio lo schiattamorto



Circa un paio di settimane fa ho creato, nell'arco di una mezz'ora in cui non avevo un cazzo da fare, l'elaborazione grafica di una pagina dell'Ansa che annunciava la morte di Giulio Andreotti. Postata su Twitter accadde non proprio il
 finimondo, ma quasi. Tutti si presero la briga di andare a controllare, alcuni ci credettero con buona pace delle autorevoli fonti, in tanti diffusero.

Ovviamente chi lo trovò uno 'scherzo' di cattivo gusto me lo fece sapere (come se una zavorra come Giulietto avremmo dovuto portarcelo appresso ancora per chissà quanto) con una certa foga. Ma il perbenismo in Italia si spreca. Forse è anche per questo che ancora siamo nella merda. Tra gli 'ammazza m'hai fatto andà pure a controllà' e i 'finalmente si è deciso a crepare!' i giorni sono passati e l'esperimento ha trovato il suo epilogo tra le immagini di @tersapi su Twitter e tra vaghi ricordi cazzeggistici. La tuittstare che pensò bene di rompere il cazzo precisando come un'emorroide ti fa notare tutto il dolore provabile attraverso il buco del culo, non mancò. Ma è risaputo che il primo della classe si macchia di antipatia e mancanza di senso dell'umorismo.






 Quella che è  riportata qui sopra, invece, è la pagina dell'Ansa di oggi. Pare che la morte stamani sia andata in casa di Andreotti e abbia detto: "Giulio sei tu?"
Ma l'ennesima volta che il senatore a vita ha risposto: "Dipende..." lei non ci sia cascata.

Sarà certamente stato un caso. Del resto novantaquattro anni di cui sessanta trascorsi tra i misteri italiani sguazzando la democrazia cristiana non sono certo pochi. Pure una gobba come la sua a un certo punto ha detto basta. Intanto mi convinco di avere la schiattamortitudine in corpo e vado avanti. 
Ora voglio sentirmi dire che mi avete sempre voluto bene. Apprezzata, ascoltata e stimata. 
Ora. Avanti. Ditelo.

Nel frattempo mi chiedo: Giuliano Amato, Mr. trentuno mila euro al mese di pensione (a conti fatti trecento settantadue mila euro l'anno) sta bene? 
La notiza è sempre stata negata dal  diretto interessato, ma se fosse vera e lui fosse il prossimo, sarebbe una morte utile. Come il regalo che ricevi per il compleanno e che comprende il set di utensili da cucina che ti aveva rotto il gatto la settimana precedente. 
E' riportata dal fattoquotidiano la  dichiarazione di Giuliano Amato del 25 marzo: "Le pensioni sono miserabili. I giovani d'oggi dormiranno nelle auto." Guardandosi bene dallo snocciolare qualche spicciolo o rinunciare alla propria condizione privilegiata.

Se i precari sapessero la verità sulle loro pensioni rischieremmo una rivolta. (Il Presidente dell'INPS, Antonio Mastrapasqua, ottobre 2010)

Voi avvisatemi se il sig. Amato inizia a non sentirsi bene. Che mi ci metto d'impegno.