giugno 17, 2011 -
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in cucina con me
Mi ricollego ad un commento di Ferrettino al post precedente.
Il pulzello ha insinuato che la pizza con la ricotta che faccio io è un pochino pesante.Ragion per la quale avrei dato di stomaco davanti all'ignaro quanto stronzo elettore.
Smentisco categoricamente!
E sono pronta a provarlo riportando testè la ricetta della suddetta leccornia, con tanto di tempi di preparazione. Così facendo inauguriamo (qui il plurale maiestatis ci vuole, non me ne vogliate) una rubrica che avrà certamente successo: "In cucina con me."
«Abbè e chi se ne frega?» , direte voi. A me frega. E questo basta.
Bene, cominciamo.
PIZZA CON LA RICOTTA
Occorrente per l'impasto:
un pacco di farina
un cubetto di lievito
acqua calda
olio
un pizzico di sale
igiene scarsa
Occorrente per l'imbottitura:
800 gr di ricotta
200 gr di prosciutto cotto
100 gr di parmiggiano grattuggiato
una confezioncina di besciamella già pronta possibilmente non scaduta
un po' di pepe
igiene scarsa
Preparazione dell'impasto:
in una ciotola piuttosto grande mettere la farina (non so quanta, io mi regolo con l'esprienza ormai. Quindi mettetene tanta da poter fare un impasto da dividere in due in un secondo momento. Ma non troppa altrimenti sa di farina e vi blocca la trachea mentre mangiate), un filo d'olio, un pizzico di sale e il cubetto di lievito precedentemente sciolto in una tazza d'acqua calda. Impastate. Se vedete che l'impasto risulta essere particolarmente azzeccoso, aggiungete un po' di farina e liberatevi le mani prima che il succitato prenda vita e cominci ad abitarvi casa. Fatto ciò, quando vedrete una specie di pagnotta cruda nella ciotola, copritela con un canovaccio sporco e lasciatela riposare.
Preparazione dell'imbottitura:
in un'altra ciotola mettete la ricotta, il prosciutto tagliato a pezzettini, il parmiggiano, un pizzico di pepe, la besciamella come se piovesse e, se volete, un pizzico di sale. Impastrocchiate tutto e schiaffate in frigo.
Andatevene in un'altra stanza mentre l'imbottitura s'insaporisce e l'impasto cresce e mettetevi a chattare su splinder o facebook leggendo le cazzate che scrivono i vostri contatti. Tornate in cucina dopo 'na mezz'oretta e vedrete l'impasto che è diventato un bimbo di 5 kg già patentato. Non abbiate pietà. Strappatene un buon 60% dall'intero (pezzo che vi serve per creare la base) e stendetelo in una teglia bassa dopo averla oleata un po'. Ora ricoprite la base con la pastrocchia di ricotta e altro che c'è nel frigo. Fottetevene se ha già socializzato coi pomodori e con le uova o se piange perchè non vuole dire addìo alla busta di latte. Non l'avete creata per farla vivere, ma per mangiarla. Piazzatela sulla base d'impasto precedentemente stesa facendo attenzione che capiti un po' dappertutto. Prendete la seconda parte dell'impasto e stendetela sul piano di lavoro della cucina. Possibilmente sporco. Fatto ciò avete creato la copertura della vostra pizza. Ora il difficile sta nel fatto che dovrete prendere 'sta copertura di pasta filante e piazzarla su base e imbottitura senza farla rompere. Fatelo come vi pare, io ormai c'ho preso la mano e non ho problemi. Coperto tutto accertatevi che il perimetro della pizza sia ben chiuso altrimenti la ricotta tenterà la fuga, imbrattandovi il forno. Bene. Adesso informate. 180° per circa venti minuti. Ogni tanto controllatela per vedere se ha bisogno di qualcosa e non lasciatevi ingannare dall'odore che vi spande nell'aere di casa: ancora non è cotta! Quando la vedrete di un colore bello invitante come il pane non troppo scuro nè troppo chiaro, sarà cotta.
Servire fredda.
Possibilmente non la sera prima d'incontrare un coglione, al seggio elettorale.
Ps: caro Ferre, come vedi la suddetta non è pesante.
[...]
'Abbè rileggendo forse un pochino.
[...]
'Na 'ntecchia, un pochetto.
[...]
'Abbè, magari un po'.
[...]
Comunque buon appetito!
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